Sul mercato sono presenti numerosissimi modelli, dallo stile classico o moderno ed in grado di riscaldare diversi tipi di stanze, da un piccolo cucinotto ad una casa di due piani. Queste stufe sono alimentate a pellet, un composto di segatura di legno non trattato che ha subito un processo di pressatura, consentendogli di assumere le sembianze di una piccola capsula.
Nel momento in cui decidiamo di acquistare una stufa a pellet, dobbiamo verificare che la nostra abitazione sia dotata dei presupposti di base per installarne una: occorre che siano già presenti una canna fumaria e una presa d’aria, ossia un foro per consentire l’areazione, collegata con l’esterno dell’abitazione (o, in caso contrario, la possibilità di realizzarli); altro elemento fondamentale è la presenza di una presa elettrica, necessaria per garantirne l’avvio ed il funzionamento.
Passiamo adesso alla scelta della stufa vera e propria, partendo dalla stanza in cui vogliamo collocarla: qual è il volume che vogliamo riscaldare?
Occorre calcolare la potenza richiesta, indicata in qualsiasi stufa a pellet.
Se consideriamo, ad esempio, una casa di circa 80 mq con un soffitto altro 3 metri e con un coefficiente termico (calorie necessarie per metro cubo) medio di 35, la Kcal necessarie saranno 8.400. 862 Kcal corrispondono ad un kW e per calcolare la potenza necessaria, occorre fare 8400/862= 9,7 Kw, necessari per riscaldare la nostra casa.
Una volta stabilita la potenza necessaria, possiamo passare alla scelta del modello, in base alle caratteristiche tecniche, al costo ed alle nostra esigenze.
Stufa a pellet ad acqua o ad aria?
Esistono due tipologie fondamentali di stufe a pellet: quelle ad acqua (idro) e quelle ad aria.
Le stufe a pellet ad acqua, oltre a riscaldare, consentono anche di produrre acqua calda per i radiatori e per uso sanitario; quelle ad aria, invece, permettono di diffondere aria calda in più stanze, attraverso un sistema di canalizzazione.
Avete una casa a più piani?
Nel caso in cui la vostra abitazione o il vostro appartamento siano su due piani, potrete prendere in considerazione anche la possibilità di acquistare delle stufe a pellet “canalizzate”capaci di far arrivare il calore anche su diversi piani della stessa casa, attraverso un impianto di tubi.
Questo tipo di stufe hanno dei prezzi nettamente superiori rispetto alle stufe tradizionali, ma hanno l’indubbio vantaggio di riuscire a riscaldare l’intera abitazione, permettendovi di evitare l’impianto di riscaldamento tradizionale. In questo caso, la stufa verrà posizionata al piano più basso, in modo che il calore possa salire spontaneamente nei tubi di collegamento ed arrivare alle stanze superiori.
La caldaia: automatica o semiautomatica?
Nel caso in cui volessimo una caldaia completamente autonoma, meglio optare per una caldaia automatica, dove il pellet viene prelevato automaticamente dal deposito attraverso un apposito impianto; nell’impianto semiautomatico, invece, dovremmo caricare manualmente il pellet all’interno della stufa.
Le stufe hanno un’autonomia che va dalle 15 alle 45 ore, a seconda delle dimensioni della stufa, della qualità del pellet, delle dimensioni del serbatoio e soprattutto del regime di utilizzo dell’impianto.
E il tipo di accensione?
Le stufe a pellet possono essere avviate con tre differenti tipi di accensione.
Il più semplice è l’avvio manuale, utilizzando un particolare liquido infiammabile e dei fiammiferi; vi è poi l’accensione “self starting”, che si avvia con un pulsante posizionato sulla stufa o tramite un telecomando; l’ultimo sistema è quello completamente automatico, che viene azionato da un termostato regolato ed impostato dall’utente, a seconda delle sue esigenze.
Ultima, ma non meno impoortante: la canna fumaria
Nel momento in cui decidiamo di acquistare una stufa a pellet, dobbiamo prestare molta attenzione anche alla scelta della canna fumaria, necessaria per disperdere i fumi. Se in casa avete già un caminetto o una stufa a legna, è possibile intervenire con delle modifiche per renderlo adatto all’impianto a pellet; in caso contrario, le canne fumarie ex novo nella maggior parte dei casi devono essere costruite in acciaio inox e sporgere almeno mezzo metro oltre il colmo del tetto.
Qualunque sia la stufa a pellet che sceglierete, ricordate sempre di controllare che sul libretto siano riportato questi dati essenziali: il marchio CE, la potenza della stufa, il rendimento in termini percentuali, l’indicazione della normativa in base alla quale l’apparecchio è stato testato, il valore di emissione di CO2 ( che deve essere inferiore allo 0,04% ); il nome della casa produttrice.
Riguardo a quest’ultimo punto, occorre informarsi bene sulle politiche di assistenza al cliente della casa produttrice, che deve essere in grado di garantire la manutenzione annuale, attraverso una rete capillare su tutto il territorio nazionale.